Al Museo delle Culture di Lugano l’arte di Filipe Branquinho

Redazione, HOI News, 25 June 2023
L’esposizione, secondo appuntamento del progetto Global Aesthetics del Museo delle Culture di Lugano, presenta alcune delle serie più recenti di Filipe Branquinho (Maputo, Mozambico, 1977), artista mozambicano, una delle voci più autorevoli, lucide e dissacranti dell’arte africana. L’esposizione del MUSEC, curata da Kristian Khachatourian e Lidija Kostic Khachatourian, presenta una trentina di opere di grandi dimensioni (tecniche miste su carta cotone e fotografie) realizzate tra il 2019 e il 2022, nelle quali Branquinho indaga temi sociali, usanze popolari, mitologie e dinamiche urbane del proprio paese. I suoi lavori, che combinano tradizione e contemporaneità, sono attraversati da un tocco di umorismo e da uno spiccato senso per la satira, quale strategia per portare alla luce l’intreccio di valori e contraddizioni del Mozambico e comuni ad altri paesi africani.
L’ARTE
Con la sua arte, Branquinho mira a creare uno spazio in cui la critica sociale, mai fine a sé stessa, contribuisca al dibattito per migliorare la qualità di vita e il futuro di tutta una comunità. Nell’universo figurativo di Branquinho trovano spesso spazio le maschere tradizionali mapiko dei Makonde, un’etnia diffusa nel Mozambico settentrionale. L’artista utilizza le maschere come caricature per raccontare fatti e persone reali, come erano talvolta utilizzate anche nelle danze rituali segrete dei Makonde. Il titolo dell’esposizione, Lipiko, fa proprio riferimento al nome del danzatore che indossa la maschera mapiko e ne incarna l’inquietante spirito.