Ca’ del Duca 3052, Corte del Duca Sforza
San Marco, 30124, Venezia, Italy
Tue – Sat 10am – 6pm
AKKA Project – Calle de La Verona 3659/A, San Marco, Venezia.
Giovedì 21 febbraio, ore 19.00
Press preview ore 17.00
Giovedì 21 febbraio, ore 19.00
Press preview ore 17.00
AKKA Project è lieta di invitarvi, il giorno 21 Febbraio 2019, all’inaugurazione di Masquerada, la prima mostra all’interno della nuova sede veneziana.
Nata quattro anni fa a Dubai, AKKA Project si dedica alla promozione e alla diffusione dell’arte contemporanea africana attraverso un fitto programma di mostre ed eventi.
La forte passione per il lavoro degli artisti ha portato la galleria a supportare una serie di nuove produzioni, con la volontà di finanziare progetti culturali meritevoli che incentivino i giovani artisti a seguire il loro percorso.
La forte passione per il lavoro degli artisti ha portato la galleria a supportare una serie di nuove produzioni, con la volontà di finanziare progetti culturali meritevoli che incentivino i giovani artisti a seguire il loro percorso.
Grazie al lavoro svolto a Dubai negli ultimi anni, AKKA Project decide di aprire una nuova sede a Venezia – città internazionalmente riconosciuta per il suo valore artistico – con la volontà di consolidare il legame tra l’Africa, il Medio Oriente e l’Europa. Con l’intento di instaurare un dialogo costruttivo e nuove linee di ricerca tra differenti culture, Masquerada invita gli artisti Leonce Rafael Agbodjelou e Teddy Mitchener alla mostra inaugurale. Già presenti all’interno di numerosi collezioni, come la Collezione Pigozzi – prestigiosa raccolta di arte contemporanea africana di Ginevra – gli artisti presenteranno un ciclo di lavori incentrato sul concetto di maschera.
Il termine maschera, proveniente probabilmente dall’arabo maskharah, significa ‘caricatura’, ‘beffa’ e compare – anche se con modalità e significati differenti – all’interno di diverse culture e aree geografiche.
La città lagunare è da sempre conosciuta per la storia delle sue maschere e dei suoi costumi: indossando la maschera si entra a far parte di una grande illusione collettiva nella quale l’identità, il sesso e la classe sociale si mischiano e si perdono aprendo le porte a libertà e trasgressioni. A differenza di queste, le maschere della tradizione africana non rappresentano qualcosa di realistico o verosimile ma sono la concreta presenza di un determinato spirito, fulcro di un incontro sociale in cui, tra danze e costumi fantastici, si mostra onore e riverenza alla visita degli spiriti che vengono invitati a entrare nel corpo della persona che indossa la maschera.
La città lagunare è da sempre conosciuta per la storia delle sue maschere e dei suoi costumi: indossando la maschera si entra a far parte di una grande illusione collettiva nella quale l’identità, il sesso e la classe sociale si mischiano e si perdono aprendo le porte a libertà e trasgressioni. A differenza di queste, le maschere della tradizione africana non rappresentano qualcosa di realistico o verosimile ma sono la concreta presenza di un determinato spirito, fulcro di un incontro sociale in cui, tra danze e costumi fantastici, si mostra onore e riverenza alla visita degli spiriti che vengono invitati a entrare nel corpo della persona che indossa la maschera.
In Masquerada gli artisti esplorano il ruolo della maschera all’interno della loro cultura servendosi di media differenti. Leonce Raphael Agbodjelou fotografa magistralmente le Masqueradas del Benin riflettendo sull’ornamento rituale e la spiritualità del mascheramento a contatto con i processi di cambiamento in atto mentre Teddy Mitchener reinterpreta in chiave contemporanea le maschere tradizionali investigando la lenta ed inevitabile scomparsa di rituali e tradizioni nelle realtà africane.
La galleria è visitabile su appuntamento.